Per un sistema di comunicazione, la sicurezza è fondamentale. Con l’intensificarsi degli attacchi informatici e la crescente esposizione delle aziende a internet, le possibilità di subire una violazione aumentano. Quel che è peggio è che le conseguenze di un attacco informatico sono sempre più gravi: un data breach oggi costa, in media, circa 4,35 milioni di dollari alle PMI.

Per contrastare tali minacce, la politica di sicurezza del sistema gioca un ruolo determinante. È, perciò, imperativo che la piattaforma UCC (Unified Communication & Collaboration) non solo sia protetta, ma che questa protezione sia coerente e affidabile.

Il sistema che proponiamo, insieme a uno dei migliori partner per le piattaforme di UCC, pone la sicurezza al centro della sua progettazione di sistema. Le soluzioni integrano potenti misure di sicurezza nell’architettura stessa, garantendo che ogni componente funzioni senza richiedere interventi aggiuntivi dall’utente.

Da dove nasce questa sicurezza? In questo articolo vi forniremo una panoramica completa e dettagliata sulla politica di sicurezza dei sistemi di UCC che configuriamo e su come tali soluzioni mantengono al sicuro i vostri dati, grazie al loro design.

Da cosa dobbiamo proteggerci?

Prima di esplorare qualsiasi politica di sicurezza, è importante comprendere le minacce più comuni ai sistemi di telefonia digitale.

Ecco, quindi, alcuni degli attacchi più comuni:

  • Violazione dell’Account: uno degli attacchi informatici più semplici che consiste nell’introdursi nell’account di un utente indovinandone la password o ottenendola tramite phishing. Password non sufficientemente complesse o la mancanza di un protocollo di sicurezza per l’accesso sono, quindi, alcune delle peggiori vulnerabilità che un sistema possa avere.
  • Attacchi Man-in-the-Middle: quando un sistema non è sufficientemente protetto, gli hacker possono accedere alla connessione e leggere i dati scambiati attraverso di essa, in quello che è noto come attacco “man-in-the-middle”. Le conversazioni vengono intercettate e, cosa ancora più grave, gli attacchi offrono ai malintenzionati la possibilità di alterare i dati delle comunicazioni durante lo scambio, per seminare disinformazione.
  • Intrusioni nel Sistema: l’immagine forse più frequente di attacco informatico è quella di un hacker che si introduce direttamente in un sistema senza password, spesso utilizzando una vulnerabilità backdoor. Se un sistema non ha modo di rilevare queste intrusioni nel momento stesso in cui avvengono, sarà impossibile proteggersi da esse.
  • Attacchi DDoS: gli attacchi DDoS (Distributed Denial of Service) sono una forma di attacco informatico in cui il traffico sovraccarica un server, costringendolo a spegnersi. I sistemi hanno, quindi, bisogno di un modo per bloccare il traffico in eccesso, anche se si tratta solo di un tentativo di accesso non autorizzato.

Come proteggersi?

Proteggersi da questi tipo di attacchi è, in realtà, uno standard nel settore. Tuttavia, configurazioni impostate male o errori umani possono far sì che il sistema di protezione non funzioni come dovrebbe, mettendo così a rischio l’intera azienda. In un contesto come quello aziendale, ovviamente, è inaccettabile. Pertanto, per ovviare a ciò, i sistemi di UCC da noi proposti sono dotati di misure di sicurezza intrinseche, attivate automaticamente all’avvio del sistema (secure by design). In questo modo, senza alcun input o impostazione aggiuntiva, tutte le soluzioni dispongono di un pacchetto completo di solidi protocolli di sicurezza, che proteggono gli utenti finali fin dal primo accesso.

Ecco i principali:

  • Password: i sistemi richiedono password complesse durante la creazione dell’account e possono essere ulteriormente protetti con l’autenticazione a due fattori (2FA);
  • Crittografia: anche se un hacker si intrufolasse in una delle vostre conversazioni, non sarebbe in grado di capirne nulla per via dei molteplici livelli di crittografia presenti;
  • WebRTC: il protocollo Web Real-Time Communication è stato al centro della telefonia digitale del nostro partner fin dall’inizio, soprattutto grazie all’eccellente sicurezza integrata. Il WebRTC viene eseguito solo nel browser, il che significa che utilizza una sicurezza livello browser e non è influenzato da alcun file locale;
  • Protezione DDoS: grazie a una combinazione di protocolli di connessione sicuri, il sistema blocca automaticamente il traffico di rete eccessivo a lui diretto, prevenendo gli attacchi DDoS e bloccando il sovraccarico di connessioni (e la conseguente interruzione) prima ancora che ciò si verifichi.
  • Rilevamento delle Intrusioni: se un hacker tentasse di accedere forzando il sistema, l’amministratore lo saprebbe immediatamente. I punti di accesso ai PBX sono tutti monitorati automaticamente per garantire che tali intrusioni siano rese note immediatamente, in modo da fornire una visione completa e aggiornata sulla sicurezza.
  • Monitoraggio del Sistema: il sistema offre una visione del traffico di rete in tempo reale grazie a una funzione di monitoraggio disponibile per gli amministratori. L’ufficio IT, in questo modo, ottiene una visione approfondita dell’attività in tempo reale, per una visione generale delle connessioni del loro sistema, sia durante l’uso normale, che in caso di tentato attacco.
  • Protezioni Integrate: per una maggiore sicurezza fin dall’avvio, la nostra soluzione include misure integrate per bloccare il traffico web in eccesso o pericoloso, tra cui firewall e un Session Border Controller. Poiché queste misure sono integrate direttamente nel sistema, i tecnici non dovranno mai preoccuparsi di configurarle o controllarle periodicamente, e gli utenti finali avranno un mezzo per bloccare la maggior parte dei tentativi di attacco.

E per il cloud?

Quando si parla di piattaforme di UCC si parla spesso di cloud. Grazie ad esso, infatti, è possibile garantire flessibilità ai sistemi, facendo sì che possano essere usati anche da remoto, cosa che rende l’intero sistema di comunicazione una proposta interessante e conveniente per qualsiasi azienda. Ma qui sorge il dubbio: è altrettanto sicuro basare la piattaforma di UCC su cloud?

Dato che i sistemi basati sul cloud sono progettati per essere raggiungibili con qualsiasi connessione e da qualsiasi luogo, si potrebbe pensare che siano più soggetti a pericoli di attacchi informatici. Tuttavia, il sistema che proponiamo insieme al nostro partner include misure di sicurezza aggiuntive anche per i sistemi basati su cloud.

Tra questi abbiamo:

  • Il Single Sign-on (SSO): metodo di accesso che utilizza un account esterno comune per accedere, come Gmail o Outlook, invece di un solo nome utente e una sola password. In questo modo, si riduce il numero di password che gli utenti devono ricordare, che significa meno probabilità che la password dell’account sia lasciata a disposizione e trovata da malintenzionati. Il SSO reindirizza il login attraverso il server del titolare dell’account esterno, così da avere un ulteriore livello di autenticazione. in molti casi ciò conferisce una maggior sicurezza, poiché il trasferimento passa attraverso alcuni dei server più all’avanguardia del mondo.
  • Crittografia: sebbene i sistemi cloud da noi proposti utilizzino numerosi metodi di crittografia, sfruttano anche una crittografia aggiuntiva, al fine di assicurarsi che i malintenzionati non accedano mai ai dati presenti nel cloud. Il sistema in cloud è accessibile solo attraverso connessioni sicure stabilite da HTTPS e TLS 1.2, il protocollo di crittografia più aggiornato. I protocolli più vecchi e vulnerabili non sono assolutamente permessi.

Conclusioni

In sintesi, la sicurezza non è negoziabile. Le soluzioni sono progettate per offrire protezione sin dal primo utilizzo, sia che il sistema sia implementato localmente, che nel cloud. Con i nostri sistemi, gli utenti possono contare su una vasta gamma di protezioni integrate, riducendo significativamente il rischio di attacchi informatici e garantendo maggiore tranquillità.