Nel 2021 le aziende italiane hanno più che raddoppiato gli investimenti nei servizi di sicurezza informatica (+134%). Sono i dati che emergono da un sondaggio condotto da TWT in collaborazione con l’istituto di ricerche demoscopiche Eumetra MR. 

Con la pandemia, anche il panorama degli attacchi informatici ha raggiunto livelli mai visti prima e molte aziende ne sono consapevoli e sono, quindi, corse ai ripari per proteggersi dagli attacchi e dalle minacce provenienti dal web, che sono sempre più frequenti e numerose. La battaglia per il contenimento della minaccia informatica è ormai divampata, come gli episodi di cronaca riportano sempre più frequentemente: sono, infatti, all’ordine del giorno le notizie che riguardano aziende ed enti pubblici vittime di cyber attacchi e di furto di dati. 

Il data breach, ovvero la violazione dei dati, intesa come perdita o come impossibilità di accedervi, è una delle sfide e delle preoccupazioni che riguarda tutte le aziende, indipendentemente dal settore, dalle dimensioni e dal fatturato. Le minacce virtuali, inoltre, sono sempre più evolute e sofisticate e colpiscono le imprese che non si sono ancora attrezzate con protezioni adeguate. Lo testimoniano i dati in possesso della Polizia Postale, secondo i quali solo nel 2020 gli attacchi informatici in Italia sono aumentati del 246%. L’aumento dei cyber attacchi è dovuto, in particolare, all’improvvisa, capillare e poco sicura diffusione dello smart working, nonché all’uso di dispositivi personali e di reti domestiche, fenomeni che hanno di fatto aumentato le opzioni a disposizione per gli attacchi. Nella prima metà del 2021, secondo l’ultimo rapporto del Viminale sulla criminalità, sono avvenuti 800 reati cyber al giorno: dati da cui emerge come l’Italia sia tra i Paesi più colpiti al mondo.

In tale scenario, l’indagine ha esaminato quanto le aziende siano a conoscenza dei sistemi di sicurezza informatica utili a proteggersi dalle minacce e quali precauzioni abbiano introdotto. Dalla ricerca si percepisce che le aziende italiane sono a conoscenza dell’importanza di adottare sistemi di protezione. Si tratta di un dato particolarmente importante, se pensiamo al fatto che fino a poco tempo fa la tendenza comune era quella di avere una falsa percezione della sicurezza, comportamento radicato soprattutto nelle realtà più piccole. È rischioso, invece, presumere che un’azienda sia troppo piccola o che operi in un settore di nessun interesse,  privo di risorse redditizie che potrebbero attirare avversari. La verità è che, se si ha potenza di elaborazione e se si dispone di tecnologia digitale, si diventa inevitabilmente bersagli degli hacker. 

Tornando all’indagine, i dati mostrano come il 90% delle imprese italiane abbia un livello medio-alto di conoscenza della tematica. Sono pochissime (10%) le aziende che affermano di averne una conoscenza bassa. Il tema della sicurezza informatica, quindi, è tenuto molto presente e desta interesse nella cultura delle medio-grandi imprese italiane che conoscono, quindi, i rischi da evitare e le misure che è necessario adottare per tenere alta la guardia. Quasi metà delle aziende intervistate (48%, ma 52% tra le grandi) cambia le password mensilmente; la restante porzione del campione le cambia trimestralmente o semestralmente. Ciò indica l’estrema attenzione delle imprese nel difendersi per non farsi hackerare account personali o cloud di lavoro. In questo senso, le aziende organizzano corsi di aggiornamento sulla cybersecurity rivolti ai propri dipendenti, il 40%  con cadenza almeno semestrale, il resto con cadenza annuale.

In generale, i dati raccolti lasciano ben sperare e, probabilmente, predicono un cambiamento di rotta, rispetto al passato, in termini di sicurezza informatica. È ovvio che una buona difesa dai cyber attacchi coincide con una corretta gestione della sicurezza della rete aziendale e in generale di tutta l’infrastruttura tecnologica, sicurezza che deve essere delegata a personale competente e specializzato. Tuttavia, la prima linea difensiva è sempre costituita dalla conoscenza del problema e dalla consapevolezza del rischio di un attacco informatico. Non è sufficiente, infatti, imporre soluzioni tecnologiche, ma è necessario cambiare l’approccio da parte di tutti gli attori: è importante che tutti all’interno dell’azienda capiscano che non vi è protezione senza cultura della sicurezza informatica. 

La gestione di tutto ciò in azienda richiede, come abbiamo potuto constatare, notevole costanza e consapevolezza: non è più possibile considerare la sicurezza informatica come un elemento accessorio alla normale attività, ma come un investimento fondamentale.

Il nostro team è in grado di fornirti il supporto necessario per aiutarti ad analizzare lo stato di sicurezza della tua azienda e supportarti nella scelta di un sistema di sicurezza informatica più adatto alle tue esigenze. Per qualsiasi informazione non esitare a contattarci.

 

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